Tribunali Minori: De Tilla, processo telematico contro la soppressione

Una revisione della geografia  giudiziaria che preveda non una chiusura dei tribunali minori ma piuttosto una loro riconversione tecnologica che punti sull'innovazione e sull'estensione del processo telematico per rendere più efficiente il servizio ai cittadini, ridurre i tempi dei  processi, ma anche di tagliare le spese. È questo, in sintesi, il contenuto della proposta che l'Organismo unitario dell'Avvocatura  illustrerà domani al ministro della Giustizia, Paola Severino, nell'incontro previsto alle 16.30.

Il presidente dell'Oua, Maurizio De Tilla, sottolinea la necessità «di affrontare il tema della geografia giudiziaria in modo complessivo e approfondito». Entrando nel merito del progetto,  ricorda poi che «i cosiddetti piccoli Tribunali hanno una funzione  importante, proprio per la loro distribuzione sul territorio, non  essendo venute meno le ragioni per le quali furono istituite: dare  servizi ai cittadini» e mette l'accento sull'inutilità di queste  soppressioni osservando che «il loro accorpamento con sedi  giudiziarie più grandi, invece di realizzare un'accelerazione del  processo e la conseguente riduzione dei tempi dei giudizi,  determinerebbe solo un intasamento tribunali maggiori».

 Dunque De Tilla propone la loro trasformazione in Tribunali ad alta tecnologia con la quale, spiega «si realizzerebbe il duplice obiettivo di accelerare i tempi di svolgimento del processo e di ridurre drasticamente i costi di esercizio. L'applicazione piena  della tecnologia informatica nel Processo Civile Telematico (Pct),  secondo l'attuale normativa, e l'attuazione degli applicativi nel  campo penale comporta, infatti, una riduzione del personale esistente  prudentemente valutata del 30-40%. Personale che potrebbe essere  assegnato alle sedi Giudiziarie di più ampie dimensioni - suggerisce  il presidente Oua - con conseguente potenziamento di tali ultime  strutture che potrebbero essere aiutate a migliorarne il  funzionamento».

«La realizzazione del progetto sarebbe a costo zero per il  Ministero - conclude De Tilla - e consentirebbe di raggiungere il  duplice obiettivo di una forte accelerazione del processo civile e di  poter utilizzare il personale proveniente dalle sedi in questione per  essere adibito ad altri tribunali carenti di personale».