La manovra finanziaria dello scorso mese di agosto, contenente disposizioni per i “tagli” della spesa pubblica, ha previsto che il Governo entro un anno emani un decreto legislativo per il riordino e la riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie.
Pertanto, sull’errato presupposto di risparmiare sui costi pubblici ed incrementare l’efficienza del sistema Giustizia, il Parlamento ha stabilito in tal modo, in maniera del tutto superficiale e frettolosa, una drastica riduzione dei Tribunali sub-provinciali con l'intento evidente di far confluire lo svolgimento di tutta l'attività giudiziaria presso i Tribunali dei capoluoghi di provincia.
ANCHE IL TRIBUNALE DI AVEZZANO RISCHIA LA CHIUSURA
In caso di soppressione del Tribunale di Avezzano sia i procedimenti giudiziari sia tutte le attività amministrative che si svolgono presso il nostro Tribunale saranno spostate a L'Aquila.
L’effetto di tale riforma sarebbe devastante per i trentasei Comuni del nostro circondario: l’allontanamento della sede giudiziaria comporterà inevitabilmente gravosi disagi ed aumenti di spesa per tutti i cittadini, specie se residenti in zone prive di adeguati collegamenti con il capoluogo di Provincia; ciò interesserà non solo chi é parte di una causa, ma tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo da un procedimento (es. testimoni, periti, forze dell'ordine) nonché tutti coloro che hanno bisogno di servizi di tipo amministrativo svolti dal Tribunale (si pensi alle tutele, alle curatele ed alle amministrazioni di sostegno o alle successioni, alle certificazioni del casellario giudiziario). Per non dire poi del fatto che tutti i dipendenti del Tribunale verrebbero trasferiti d'ufficio.
La soppressione del Tribunale implicherebbe anche la chiusura dell'Ufficio della Procura della Repubblica che rappresenta un presidio di legalità che fino ad oggi ha retto alle spinte di infiltrazioni sul nostro territorio delle organizzazioni di criminalità organizzata: la sicurezza dei cittadini sarà messa in serio pericolo.
Di fronte a tale emergenza la classe forense marsicana si sta mobilitando per mantenere alta la guardia in vista dell'emanazione da parte del Governo del decreto legislativo che, entro agosto 2012, rivedrà la geografia giudiziaria italiana: saranno organizzate iniziative di vario genere cui sarà chiamata a partecipare la popolazione che anch'essa, come gli avvocati, risentirà in modo pesantemente negativo di un'eventuale chiusura del nostro Tribunale, dopo che già altri uffici pubblici (Agenzia delle Entrate, INPS, ASL), hanno subito drastici ridimensionamenti.
DUNQUE, DICIAMO TUTTI “NO” ALLA CHIUSURA DEL TRIBUNALE DI AVEZZANO!
Pertanto, sull’errato presupposto di risparmiare sui costi pubblici ed incrementare l’efficienza del sistema Giustizia, il Parlamento ha stabilito in tal modo, in maniera del tutto superficiale e frettolosa, una drastica riduzione dei Tribunali sub-provinciali con l'intento evidente di far confluire lo svolgimento di tutta l'attività giudiziaria presso i Tribunali dei capoluoghi di provincia.
ANCHE IL TRIBUNALE DI AVEZZANO RISCHIA LA CHIUSURA
In caso di soppressione del Tribunale di Avezzano sia i procedimenti giudiziari sia tutte le attività amministrative che si svolgono presso il nostro Tribunale saranno spostate a L'Aquila.
L’effetto di tale riforma sarebbe devastante per i trentasei Comuni del nostro circondario: l’allontanamento della sede giudiziaria comporterà inevitabilmente gravosi disagi ed aumenti di spesa per tutti i cittadini, specie se residenti in zone prive di adeguati collegamenti con il capoluogo di Provincia; ciò interesserà non solo chi é parte di una causa, ma tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo da un procedimento (es. testimoni, periti, forze dell'ordine) nonché tutti coloro che hanno bisogno di servizi di tipo amministrativo svolti dal Tribunale (si pensi alle tutele, alle curatele ed alle amministrazioni di sostegno o alle successioni, alle certificazioni del casellario giudiziario). Per non dire poi del fatto che tutti i dipendenti del Tribunale verrebbero trasferiti d'ufficio.
La soppressione del Tribunale implicherebbe anche la chiusura dell'Ufficio della Procura della Repubblica che rappresenta un presidio di legalità che fino ad oggi ha retto alle spinte di infiltrazioni sul nostro territorio delle organizzazioni di criminalità organizzata: la sicurezza dei cittadini sarà messa in serio pericolo.
Di fronte a tale emergenza la classe forense marsicana si sta mobilitando per mantenere alta la guardia in vista dell'emanazione da parte del Governo del decreto legislativo che, entro agosto 2012, rivedrà la geografia giudiziaria italiana: saranno organizzate iniziative di vario genere cui sarà chiamata a partecipare la popolazione che anch'essa, come gli avvocati, risentirà in modo pesantemente negativo di un'eventuale chiusura del nostro Tribunale, dopo che già altri uffici pubblici (Agenzia delle Entrate, INPS, ASL), hanno subito drastici ridimensionamenti.
DUNQUE, DICIAMO TUTTI “NO” ALLA CHIUSURA DEL TRIBUNALE DI AVEZZANO!